Storia

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Le notizie qui riportate sono state prese, oltre che dall’archivio personale del presidente del comitato “Spinta dal bass”, dal sito di luna nuova e dal libro di Chiara Sasso: “Canto per la nostra Valle” diario tra qualità della vita e prepotenza della velocità. La lettura di questo libro è caldamente consigliata.

L’elenco riportato non è completo, chi ha documenti e ricordi di iniziative qui mancanti è pregato di farcele pervenire scrivendo alla nostra e-mail

15/12/91. Nasce il comitato HABITAT: una sessantina le persone aderenti tra tecnici, medici, professionisti, operai, docenti del Politecnico, sindaci e amministratori della Valle.

12/12/92. Al cinema comunale di Condove in un’ assemblea pubblica viene fatto ascoltare il rumore del Tav.

22/02/93. Convegno organizzato da Habitat al Politecnico di Torino dal titolo “Questo treno farà rumore?”. Viene fatto ascoltare ai torinesi il rumore del Tav.

07/04/93. Causa un esposto presentato alla Procura della Repubblica da parte di Habitat, viene indagato Brizio, presidente della Regione Piemonte e gran promotore della Torino-Lione.

18/04/94. Brizio (Presidente della regione Piemonte) viene a parlare di Tav ad Avilgliana. Dura la contestazione della popolazione locale, “Bordate di fischi sul treno di Brizio” titolano i giornali locali.

18/07/94. Sala consigliare di Bussoleno, nasce il comitato contro l’alta velocità voluto da Habitat.

27/10/94. Di nuovo Brizio a parlare di Tav, questa volta a Susa e di nuovo dura la contestazione degli amministratori e della popolazione.

21/01/95. Assemblea pubblica a Villardora, sono più di 400 le persone venute ad ascoltare il rumore del Tav.

11/03/95. Prima manifestazione nazionale contro l’Alta Velocità a Firenze, ci sono tutti i comitati delle regioni toccate, naturalmente non manca la numerosa delegazione valsusina.

02/03/96. Manifestazione a S. Ambrogio : 4000 persone guidati da Sindaci e Comunità Montana sfilano per dire NO AL TAV”. Iniziano gli atti intimidatori verso chi si oppone al Tav.

Metà maggio 1996 Appare sulle montagne di Condove una scritta enorme “NO TAV”, idem a Bussoleno.

23/08/96. Primo di una lunga serie di attentati : Fraz. Falcemagna di Bussoleno vengono lanciate due bottiglie molotov contro una trivella che sta compiendo indagini geognostiche per conto di Alpetunnel Geie.

26/11/96. Nuovo attentato a Bruzolo, una cabina ferroviaria viene incendiata, i mass-media si scatenano contro gli “eco-terroristi valsusini”. Il movimento no-tav, accusa invece la controparte come mandanti degli attentati per indebolire il fronte contro il Tav.

24/112/96. Terzo attentato: una centralina dell’Omnitel, a Monpantero, Habitat e Pronatura seguono la pista della provocazione, intanto le forze dell’ordine mettono sotto sorveglianza i militanti di Habitat e chiunque abbia a che fare con l’opposizione al Tav.

26/01/97. Bruzolo, altra trivella data alle fiamme, “La Stampa” e il TG3 Regionale continuano a parlare di “Eco-terroristi valsusini”.

05/02/97. Borgata Cugno, stada per il Rocciemelone, altra trivella incendiata, i carabinieri continuano l’opera di controllo sempre più serrata verso gli oppositori valsusini, i quali continuano a denunciare il fatto che questi attentati non fanno che indebolire l’opposizione al Tav, facendo il gioco di Pininfarina e soci.

15/02/97. Bomba incendiaria contro un edificio di servizio della Sitaf.

10/03/97. Bomba incendiaria contro la Chiesa di Giaglione.

18/03/97. Una carica di dinamite fa saltare la centralina elettrica dell’autostrada a Giaglione.

Maggio 97. Ancora due attentati a Mompantero, colpiti un ripetitore, oscurate le Tv Mediaset, e una trivella pronta a fare i sondaggi, alle riunioni di Habitat, sempre meno gente, si inizia ad avere paura di uscire se si ha un adesivo sulla macchina contro il Tav. I carabinieri continuano a perquisire e fermare.

05/06/97. Si ritorna a organizzare convegni : Avigliana , cinema Corso.

13/09/97. Assemblea alla palestra comunale di Bruzolo, per fare il punto della situazione sul progetto di Alpetunnel.

04/11/97. Nuovo attentato oscura i ripetitori televisivi a Gandoglio, borgata di Borgone, 12 emittenti oscurate, girano volantini di rivendicazione firmati “Lupi Grigi”.

29/11/97. Manifestazione di sindaci, amministratori e popolazione contro “gli strani attentati” e per ribadire che il Tav non si ferma con le bombe ma con i metodi democratici.

16/01/98. Incendio doloso distrugge il municipio di Caprie e danneggia i locali della Posta.

Inizio marzo 1998. Arrestati “3 Lupi Grigi” : Maria Soledad Rosa (Argentina), Edoardo Massari (Ivrea) e Silvano Pellissero (Bussoleno). Tutti e tre di aria anarchica. Vengono ritrovate nella “Casa Okupada” di Collegno degli oggetti appartenenti al comune di Caprie. In Valle molti sentono odore di bruciato, compreso il giornale locale Luna Nuova, non è così per il PM Laudi, curatore dell’inchiesta, che afferma di avere “Prove granitiche”.

Fine febbraio 1998. Si suicida in carcere Edoardo Massari, verrà poi scagionato da tutte le accuse eccetto il rogo di Caprie.

28/03/98. Corteo a Torino per Edoardo Massari, sfila la Torino antagonista dei centri sociali, ma anche un pezzo di società civile, 10 mila circa le persone partecipanti.

11/07/98. Muore suicida anche Maria Soledad Rosa, verrà anche lei scagionata da tutte le accuse, rimane tutt’ora in carcere Silvano Pellissero, accusato solo del furto e del rogo del Municipio di Caprie, crollano le accuse di “associazione terroristica”. I 13 attentati non si sa tutt’ora chi li abbia commessi, l’unica certezza e che le “prove granitiche” di Laudi ci lasciano 2 morti e un opposizione al TAV debole e impaurita.

06/03/99. Sala consigliare di Bussoleno alla presenza di tutti i sindaci e gli amministratori Valsusini il ministro per l’ambiente Ronchi dice “Dimenticatevi il Tav, non si farà”. Dure le reazioni di Pinifarina e soci.

18/03/00. Convegno “Progetti e diritti” contro le grandi opere a Susa e manifestazione dei trattori della Coldiretti. Ghigo, presidente della Regione Piemonte mette come prioritaria la linea alta velocità Torino-Lione, lo segue a ruota Castellani, sindaco di Torino.

02/07/00. Prima uscita del collettivo Linea Rossa a Chianocco, dibattiti sul Tav e musica con i Sound System.

14-17/07/00. Campeggio militante NO TAV a S.Giorio. Dibattiti, cene e concerti, organizza sempre Linea Rossa, nonostante il cattivo tempo, sono moltissime le persone che vi partecipano.

17-18/07/00. In occasione di un ennesimo summit da parte dei signori del Tav, popolazione e amministratori salgono in 100 a Bardonecchia a ribadire il NO TAV della Valle di Susa.

Novembre 2000 Apertura di uno striscione “NO TAV” in consiglio regionale Piemontese. Otto le persone denunciate per attentato agli organi istituzionali.

02/12/00. Sotto una pioggia battente in 500 sfilano per le vie di Bussoleno per dire “NO AL TAV”

12/12/00. Assemblea pubblica in Comunità Montana indetta dalla stessa Comunità Montana: L’Ing. De Bernardi (Tecnico del piano nazionale trasporti) e l’Ing. Pinna (già direttore generale del trasporto merci delle ferrovie) spiegano il perché i valsusini hanno ragione a dire NO AL TAV.

25/01/01. Presidio di 200 valsusini al congresso di Transpadana organizzato al Lingotto di Torino. Presente tutta la “crema”: Ghigo, Agnelli, Pininfarina, Castellani, ecc.,ecc. Riuscirà a parlare anche dal palco il presidente della comunità montana Ferrentino che arriverà a dire “Con queste premesse non vorrei che i cantieri venissero aperti alla presenza dei carabinieri”.

27/01/01. Delegazione Valsusina a Chambery a protestare con gli amici francesi anch’essi contrari al Tav.

29/01/01. Manifestazione a Torino in occasione dell’ accordo del governo italiano e quello francese sulla Torino-Lione. Indetto uno sciopero generale in Valle di Susa. Più di 5000 persone sfilano per le vie di Torino. In testa al lungo corteo sindaci ed amministratori dei 25 comuni della valle. (Vedi: titolo , articolo e volantino)

15/09/01 Causa tragedia dell’11 settembre salta, per volere delle istituzioni e per i vertici di Habitat, una grossa Kermesse musicale e non solo che si sarebbe dovuta tenere a Caprie: intervenivano 9 gruppi musicali più vari artisti della Valle.(Comunicato stampa)

31/10/01. Assemblea pubblica a Condove. Circa 500 persone ad ascoltare l’esponente del comitato contro l’alta velocità nel Mugello. Viene raccontato delle devastazioni ambientali e delle decine di paesi rimasti senz’ acqua a causa dei lavori del tav.

16/11/01. Palestra comunale di Bruzolo: davanti a 700 persone viene presentato lo studio De Bernardi sul flusso di merci: è chiaro che è inutile e sbagliato concentrare tutto il traffico merci del nord Italia in Valle di Susa, non sfruttando adeguatamente gli altri valichi.

22/11/01. Pianezza: presentazione dello studio De Bernardi.

23/11/01. Prima uscita di “Spinta dal Bass”: serata informativa sul TAV in sala consigliare ad Avigliana. Interviene il Prof. Cancelli del Politecnico di Torino. Un centinaio di persone, quasi tutti giovani e giovanissimi, ascoltano i motivi del perché NO TAV.

24/11/01. In occasione del vertice Berlusconi-Chirac a Perigueux dove si parlava anche della Torino-Lione, 5000 persone scendono in piazza ad Avigliana guidati dai sindaci e amministratori dei 25 comuni valsusini. Ancora una manifestazione imponente per ribadire il NO TAV.(Volantino)

28/11/01. Una delegazione di sindaci e cittadini valsusini raggiunge la cittadina di Perigueux dopo un viaggio di 700 Km. per esprimere il dissenso della Valle di Susa al vertice Berlusconi-Chirac. Intanto al Consiglio regionale di Torino presidio di una cinquantina di valsusini con bandiere e striscioni.

30/11/01. Concerto al centro sociale di Villardora intitolato “Stop the Train” 500 giovani ballano al grido di “NO TAV !” Organizza “Spinta dal Bass”. (Vedi articoli 1 2)

09/02/02. Al carnevale della Valmessa sfila un grosso gruppo mascherato con annesso di banda: chi vestito da Pininfarina-Ghigo e/o manager delle ferrovie chi da Valligiano. Viene distribuito un volantino dove si contesta in modo ironico gli amministratori pronti a trattare opere compensative in cambio del passaggio del Tav.Organizza “Spinta dal Bass”.

23/02/02. Più di 1000 persone sfilano a Bussoleno per chiedere il contingentamento dei Tir e ribadire il NO AL TAV.

11/04/02. Assemblea pubblica a Pianezza” Fermare il Tav si può”. Partecipano più di 100 persone.Organizza il comitato spontaneo contro il G8 pianezzese.

12/04/02. Più di 100 valsusini presidiano la prefettura di Torino in occasione della presentazione del tracciato da parte delle ferrovie ai comuni valsusini (dopo 10 anni di richieste). (Volantino)

23/04/02. La comunità montana approva all’unanimità un ordine del giorno dove si ribadisce la netta opposizione al Tav. Da sottolineare che tutti i partiti valsusini dell’arco costituzionale votano lo stesso documento.

Fine aprile 2002. Esce nelle librerie il libro di Chiara Sasso “Canto per la nostra valle” diario fra qualità della vita e prepotenza della velocità. Tutta la storia dell’opposizione al Tav in Valle di Susa.

10/05/02. Avigliana, davanti a un folto pubblico e agli amministratori della Valle di Susa, viene presentato ufficialmente il libro di Chiara Sasso “Canto per la nostra valle” diario fra qualità della vita e prepotenza della velocità.(Articolo)

11/05/02. Avigliana Piazza del Popolo: più di 1500 giovani partecipano alla “Festa di Primavera” contro il Tav e a favore dell’ ospedale di Avigliana che si vuole smantellare. Organizza Spinta dal Bass (Articolo).